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Tour di 4 giorni in Sicilia centro sud Orientale

Vorremo raccontare in questo blog la nostra bellissima esperienza di viaggio nella Sicilia Orientale.
Non conosciamo bene la Sicilia ma siamo armati di guida turistica, mappa stradale e tanta voglia di scoprire. L’arrivo è previsto intorno a mezzanotte e abbiamo pensato di prenotare in un ostello, non è  bello cercare nella notte un posto per dormire in una grande città come Catania. Abbiamo trovato un ostello abbastanza economico in centro storico, prendiamo un taxi e ci rechiamo nel nostro piccolo  alloggio. L’aria intorno l’ostello non sembra molto bella, ma è centrale e  si  trova ad un solo chilometro da piazza Duomo.  L’accoglienza è stata bellissima, tutti cordiali e gentili. Tutto era molto familiare, sembrava di essere ancora a casa. Un sacco di  backpackers come noi,  provenienti dal tutto il mondo: Germania, Stati Uniti, Francia, Uruguay, Giappone e perfino un ospite della Nuova Zelanda. Un posto così internazionale nel cuore di Catania, non ce lo saremo mai aspettati.

Catania Duomo

I primi due giorni abbiamo pensato di trascorrerli a Catania e abbiamo fatto amicizia con alcuni dei backpackers dell’ostello. La mattina seguente ci siamo fatti un pò coinvolgere da tutti gli altri ospiti e dal personale. Non andiamo a visitare la città, ma attendiamo l’appuntamento che ci ha dato  un ragazzo dello staff. Si va a pranzare tutti insieme come vecchi amici, in una trattoria tipica catanese, come dice lui “fuori da qualsiasi circuito turistico”. Siamo circa dieci persone, ci facciamo guidare dal ragazzo dello staff per le vie del “ghetto” alla scoperta di questa trattoria di altri tempi, sembrava di essere negli anni 60′. All’ingresso ci sono alcuni imbianchini e molti vecchi pensionati, chi attendeva il turno per mangiare, chi beveva un vino rigorosamente siciliano. Pochi minuti e   siamo a tavola, veniamo travolti da un tripudio di odori, coloratissimi piatti e mille sapori, il tutto accompagnato da un buonissimo vino rosso. Qualcuno dei ragazzi seduto con noi era preoccupato per il conto “abbiamo mangiato veramente tanto”, il ragazzo dello staff se la rideva. Alla fine abbiamo preso dei bicchieri di zibibbo e della frutta e abbiamo pagato solo 9 € a testa!
Lasciamo il simpatico gruppo e con la mappa della città in mano, iniziamo a visitare le vie del centro cittadino per poi ritornare la sera in ostello.
Modifichiamo un pò il nostro piano di viaggio, grazie ai suggerimenti dei ragazzi della reception e veniamo coinvolti nella festa di compleanno della ospite cinese… Era lunedì, il tempo non era per nulla bello ma ci siamo di nuovo buttati nella vita del caotico centro cittadino. La città nonostante fosse lunedì ed era previsto un acquazzone aveva una atmosfera allegra e vivace. Troviamo un concerto jazz ci fermiamo a bere sino alle 3 del mattina, tornando in ostello ci fermiamo in un bar  dove mangiamo un arancino prima di andare a dormire, sembra incredibile ma Catania pare che non dormi mai.
L’indomani mattina non è stato facile prendere coscienza ma con tanta buona volontà ci rechiamo all’aeroporto per prendere la nostra macchina a noleggio  e poi  dirigerci verso Piazza Armerina per visitare il famoso Casale Romano. Oggi la giornata sembra migliore le nuvole sono lontane, ci lasciamo alle spalle il  blu del mare ed il nero del Vulcano e ci dirigiamo verso il Casale Romano, prendendo  l’autostrada Catania-Palermo. Piazza Armerina non è molto lontana da Catania, sulla strada notiamo cambiare radicalmente il paesaggio. Siamo nell’entroterra siciliano pieno di colline e di paesini arroccati tra le rocce, tutte le colline e i paesaggi intorno a noi sono ancora bruciati dal sole dell’estate appena trascorsa, è metà ottobre ed il termometro segna 22 gradi. Eccoci al museo, è  bellissimo e ben strutturato. È incredibile come senza nessuna tecnologia 2000 anni fa l’uomo è riuscito a fare tutto questo.  Terme, percorsi d’acqua, fontane, piscine, mosaici. Sapevate che il bikini ha più di 1700 anni?

Bikini

Bikini del Casale Romano

L’ingresso è di 10 €, e sono davvero spesi bene,ne vale la pena.

La prossima tappa dopo un rapido trancio di  pizza è Caltagirone, la sua famosa scala e le sue  coloratissime ceramiche. La cittadina calatina non è molto lontana, circa 50 minuti di strada. Anche qui il paesaggio cambia, dalle tondeggianti colline ai costoni rocciosi,  ai boschi, alle cave e le miniere di un tempo. Questo panorama ci accompagna lungo tutto il percorso, una curva dopo l’altra si arriva a Caltagirone. È una cittadina molto tranquilla ma siamo all’ora della “Siesta” e  non c’è molta gente in giro. La prima impressione che abbiamo è di una città molto turistica per via dei negozietti che vendono la famosissima ceramica ed i grandi parcheggi bus fuori dal centro abitato. Troviamo rapidamente la famose scale e ci avventuriamo nelle stradine intorno. C’è il museo della ceramica ma è chiuso e  gli orari non sono esposti.  Prendiamo un dolcino e un caffè e ci sono 24 gradi.

Sono le 4 del pomeriggio e decidiamo spostarci ed ammirare il tramonto al mare. Passiamo per Ragusa e proseguiamo per Modica dove troviamo un pò di traffico. Seguiamo la strada provinciale verso Scicli ad ancora una volta il paesaggio cambia, piccole case tra le campagna, sopra le rocce, olivi e poi serre di pomodoro. Tra curve e tornati ecco Scicli,

Scicli

rimaniamo impressionati dalla bellezza di questo posto. Non ci aspettavamo, un paese che spunta dal nulla. Incastonato  tra due blocchi rocciosi con lo sfondo il blu del Mar Mediterraneo. Era troppa la voglia di andare al mare ma il paesino ci ha affascinato tanto da decidere di fermarci per la notte.
Vogliamo andare verso il mare ad ammirare la costa sud-orientale. Dopo 15 minuti di strada arriviamo in un piccolo borgo di mare, Cava d’Aliga. Ci fermiamo per ammirare questo bellissimo tramonto, arriva la sera e la temperatura si abbassa un po’. La zona sembra poco abitata e decidiamo di ritornare in quel paese che sembrava  un posto incantato. Troviamo subito un B&B e senza pensarci un attimo usciamo per avventurarci nelle piccole stradine cittadine. Veniamo investiti dai mille odori delle cucine delle casalinghe che iniziavano a preparare la cena per le loro famiglie. Non erano ancora arrivata l’ora della cena e non è facile in Sicilia trovare un ristorante che sia già pronto a quest’ora”7pm”. Decidiamo di prendere un aperitivo in una via del centro e con grande sorpresa troviamo un sacco di ragazzi di tutte l’età seduti nei bar, nelle panche delle piazze, gruppetti di turisti che passeggiano e un american bar con un ottimo servizio. Di solito questo in Italia è l’orario dell’ aperitivo. Nei bar si preparano degli stuzzichini e qui erano deliziosi: olive, pomodori secchi, pezzettini di “scacce” alias focacce, tutto made in Ragusa. Pare che in questa zona funzioni molto bene l’dea del consumo a Km0, in Sicilia non manca nulla ed è tutto estremamente buono! A Scicli troviamo anche il ristorante migliore del nostro viaggio, ordiniamo del vino e un antipasto di pesce.  Un piatto buonissimo misto di frutta e pesce che rappresentava nel miglior modo i sapori dell’autunno in Sicilia. Il nostro primo giorno di tour è stato veramente intenso abbiamo percorsi 250 Km e ci meritiamo un pò di riposo.
L’indomani mattina facciamo colazione con le ottime torte del bed and breakfast, dalla finestra scorgiamo una bellissima giornata. Indossiamo indumenti da mare e ci dirigiamo verso Sampieri, località balneare distante solo dieci minuti di macchina. Un altro posto favoloso, è bellissima la spiaggia, in ottobre è molto tranquillo, poche erano le

Sampieri Spiaggia

attività commerciali estive aperte e pochissime persone in giro. Ci fermiamo a metà spiaggia vicino ad  un piccolo bar ed ai lettini del villaggio turistico,  il termometro anche oggi segna 24 gradi i quali all’ ora di pranzo diventeranno 27.  Oggi decidiamo di riposarci e trascorriamo quasi tutto il giorno al mare, sarà molto difficile andare via da questo paradiso.

Arriviamo a Modica poco prima delle cinque, anche qui giriamo a zonzo senza una meta fissa. L’unico scopo è portare a casa la famosissima cioccolata locale, ci aspettavamo di trovare un laboratorio artigianale ma non ci siamo riusciti. Modica è una bella cittadina, molto commerciale per via dei negozi agli ma al contempo è molto turistica.  Troviamo la cioccolata  in un negozio di souvenir e facciamo un piccolo spuntino con “la scaccia” una sorta di rustico ragusano molto saporito e sconsigliato a chi non piacciono i sapori forti.

Inizia a fare buio e ci vuole circa un ora per raggiungere la nuova tappa Marzamemi, quindi ci mettiamo in strada.  È un piccolo borgo intorno ad un porto, qui praticamente alle 8 la sera è deserto e  c’è solo qualche bar e diverse trattorie ma neanche un anima. Il termometro segna 22 ma l’estate sembra essere finita da molto tempo. Il ragazzo del bar  ci racconta che il 31 dicembre dell’anno prima a mezzanotte il termometro segnava 19 gradi. Troviamo una business card di un affittacamere, rapida doccia e usciamo a cercare qualcosa da mangiare. Il villaggio è praticamente deserto sembra tutto per noi, troviamo nella piazza principale forse l’unica, una piccola trattoria molto chic e originale. Ordiniamo  un antipasto di mare, molto buono. Facciamo un giro per il piccolo borgo marinaro e stanchi della giornata di mare decidiamo di andare a dormire anche perché ci aspetterà una giornata veramente dura.

L’indomani mattina non c’era una bella giornata di sole ma non pioveva. Clima perfetto per organizzare un’escursione, si parte di buon ora. Abbiamo scoperto che nelle salumerie siciliane se vuoi mangiare qualcosa che sia veramente autentico e locale trovi pane e salumi, ottimi se vuoi organizzare un picnic. Un filone pieno di salame piccante e ricotta fresca è costato appena € 3,50. Ritorniamo al paesaggio, siamo nello estremo sud d’Europa, grandi serre e strade con sabbia ai bordi, colori intensi e mille odori segnano il confine con il continente africano. Facciamo una rapida visita all’isola di Capo Passero, all’Isola delle Correnti   e ci fermiamo a guardare il punto dove  i due mari, lo Ionio ed il Mediterraneo s’incontrano.

Isola delle Correnti

Risaliamo la costa e andiamo a visitare l’oasi di Vendicari, la spiaggia è fantastica e con molto verde intorno. Il mare anche se mosso mostra la sua trasparenza e viene voglia di prenderne un sorso. Ci avventuriamo dentro l’oasi che è il luogo dove gli uccelli migratori stazionano  durante il cambio delle stagioni tre i due continenti. Troviamo una necropoli, resti bizantini e romani.
Ci inoltriamo nel cuore della riserva dove c’è una laguna e si possono ammirare delle anatre ed alcuni grossi volatili.

Abbiamo letto nella guida che qui vicino c’è un altro paradiso terrestre, sono i Laghetti di Cava Grande sopra Avola,non possiamo perderceli. Ma il tempo peggiora notevolmente, piovigina ed il guardiano del sito ci proibisce avventurarci in questa bellissima cava. Riusciamo solo a scattare qualche foto.

Si decide di andare a Noto, bastano dieci minuti e ritorna il sole. Arriviamo in paese, lasciamo la macchina e percorriamo il corso principale. Saliamo su uno dei tanti campanili ad ammirare questa città dall’alto. Noto è una città molto viva e vivace, si respira una bella aria. Ci sono ancora tanti turisti e tanta gente in giro, a tutte le ore. Avevamo letto da qualche parte che a Noto ci sono le migliori Pasticcerie del Mondo, così chiediamo consiglio ad un signore  che gentilmente ci indica la migliore secondo lui. La troviamo facilmente e siccome non volevamo rovinarci la cena non ci siamo ingozzati di dolci ma quello che abbiamo assaggiato era veramente squisito accompagnato da un paio di bicchieri di passito. Si va alla ricerca del prossimo alloggio, qui troviamo un posto economico in una piccola stradina pedonale. Il personale molto gentile ci fornisce una mappa, ci suggerisce dei posti buoni ed economi per la nostra cena. Questa volta scegliamo una pasta veramente squisita, linguine con gamberi e agrumi.
Concludiamo la giornata con un giro notturno in questa vivace cittadina, una birra e poi a letto.

Avremo dovuto visitare anche la bellissima Pantalica e Siracusa ma il tempo era troppo poco per questa 4 giorni siciliana.
Rientrando a Catania pensavamo a come fosse passato velocemente il tempo e a tutte le sensazioni, i colori ed ai paesaggi che abbiamo visto. Dal vulcano, al mare di un blu profondo, il cielo di un azzurro incredibile, nuvole dalle mille forme. Distese di fichi d’India selvatici, cascate, fiumi, laghi, profumi, odori sapori, veri di un isola vera! Questa è una terra ricca, che merita più tempo per essere visitata, amata e apprezzata…Ci sentiamo quasi dei suoi stupratori per questa toccata e fuga in posti così spettacolari. Mentre diciamo questo alla nostra destra vediamo “un mostro”, il petrolchimico di Priolo. Un odore cattivo entra nell’abitacolo della nostra macchina. Intorno c’è una bella valle ma come sfondo ci sono le ciminiere fumanti. C’è chi stupra questa terra più di noi. Sicuramente torneremo con i nostri amici e speriamo di non vedere più strutture come questa che abbruttiscono un’isola così spettacolarmente bella.

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I posti che vogliamo suggerire.
Catania: Ostello del Plebiscito
A putia do calabrisi da Amadeo
Scicli: Osteria I Tre Colli
B&B casa di Pam
Marzamemi: B&B Suliccenti
Noto: B&B Federica
Bar Sicilia

Ringraziamo Serena e Federica per aver condiviso con noi il loro diario di viaggio.

New Hostel in Catania

Il Nostro Nuovo Sito:

web-site:

http://www.ostellodelplebiscito.it/ostello-catania-hostel-sicily/

Hostel in Catania mt Etna Sicily

Hostel in Catania mt Etna Sicily